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Sciopero Benzinai Novembre 2019: ecco i giorni della protesta

lentepubblica.it • 5 Novembre 2019

sciopero-benzinai-novembre-2019Le organizzazioni chiamano tutti i gestori ad una partecipazione compatta alla chiusura, per provare ad invertire una tendenza che ha come obiettivo la scomparsa della categoria.


Sciopero Benzinai Novembre 2019: ecco i giorni della protesta.

“Di fronte al silenzio assordante del Governo e all’indifferenza del ministro dello Sviluppo economico  le organizzazioni dei gestori degli impianti stradali non hanno potuto fare altro che ricorrere alla mobilitazione generale che culminerà con lo sciopero”.  

Con una nota i gestori dei benzinai di Faib Confesercenti, Fegica Cisl e Figisc/Anisa Confcommercio confermano la chiusura degli impianti stradali e autostradali su tutto il territorio nazionale.

Ma quando inizierà lo sciopero?

Sciopero Benzinai Novembre 2019

Lo sciopero si terrà dalle 6 di giorno 6 Novembre 2019 alla stessa ora di venerdì 8 novembre lo sciopero nazionale dei benzinai con la conseguente chiusura degli impianti stradali e autostradali in tutta Italia. L’astensione dal lavoro che potrebbe creare molti disagi è stato confermato dalle organizzazione sindacali.

La domanda che molti si pongono è una: quali saranno i distributori aperti durante lo sciopero?

Gli impianti aperti

La Conferenza delle regioni e delle Province Autonome il 3 marzo 2011 ha approvato il documento recante “Disciplina unitaria per la turnazione degli impianti autostradali in caso di sciopero“.

Tale documento indica tutte le aree di servizio autostradali presenti sul territorio nazionale e le suddivide in tre turnazioni A), B), e C).

In occasione dello sciopero nazionale indetto dalle ore 6.00 del 6 novembre alle ore 6.00 dell’8 novembre è da applicare la turnazione “A”.

L’appello dei Sindacati

Le Organizzazioni di Categoria chiamano tutti i Gestori ad una partecipazione compatta alle iniziative di chiusura, per provare ad invertire una tendenza che ha come obiettivo la scomparsa della Categoria:

  • dalla fatturazione elettronica,
  • all’introduzione degli ISA,

che risultano fortemente penalizzanti per i gestori carburanti (che, è bene ricordarlo, percepiscono un margine che non supera il 2% del prezzo pagato dagli automobilisti),

  • ai Registratori di cassa Telematici per fatturati di 2 mila €/anno,
  • all’introduzione di Documenti di Trasporto (Das) e modalità di Registrazione giornaliera, in formato elettronico, da digitalizzare a mano.

“Tutti adempimenti inutili fatti per scaricare sull’ultimo anello della filiera, il più debole, oneri e costi e finanche provvedimenti penali per errori formali.

Provvedimenti che duplicano le incombenze burocratiche senza alcuna valenza sulla lotta all’illegalità o alla infedeltà fiscale. Lasciando in pace gli evasori di continuare a fare business anche nel nostro settore. Che appare sempre più inquinato dalla criminalità organizzata.”

 

Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it
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Antonino Azzara
Antonino Azzara
6 Novembre 2019 15:11

Che dire,in questo momento tutte le decisioni prese dal Governo vengono contestate,colpa della coperta che è troppo corta e non si sa come allargarla.